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Siamo una startup di viaggi durante una pandemia. E ora?

Toratora è una piattaforma online che organizza viaggi esperienziali a sorpresa in tutta Europa. Scegliendo budget, data e luogo di partenza, l’algoritmo propone la migliore destinazione con volo, hotel e guida inclusa. Il viaggiatore scopre la propria meta sette giorni prima di partire.

La beta del servizio è andata online nel 2019 con ottimi riscontri di mercato. Tanto da averci permesso di ottenere – da parte di un gruppo di imprenditori e manager della società Nexsecutive con significative esperienze di successo in startup innovative, che contribuiranno attivamente allo sviluppo tecnologico e di business – un investimento finalizzato principalmente all’implementazione informatica della piattaforma e all’internalizzazione del servizio, con l’obiettivo di diventare in pochi anni leader europei del settore. Fin qui la storia procede senza intoppi. 

Poi arriva la pandemia.

Per il settore viaggi questo inizio 2020 con l’emergenza coronavirus è un momento particolarmente difficile. L’epidemia partita dalla Cina sta investendo come uno tsunami gli operatori del travel a livello globale. L’OMS ha di recente dichiarato che la diffusione dei casi di covid-19 nel mondo è da considerarsi una pandemia. E, com’è facile immaginare, durante una pandemia non si va in vacanza. 

Dalle strutture ricettive alle compagnie aeree, dalle agenzie di viaggio alle guide turistiche, un intero comparto, fondamentale per il PIL nazionale, si sta interrogando su cosa fare. In un momento di totale incertezza e di impossibilità di prevedere quando sarà possibile riprendere a viaggiare, le attività del turismo stanno cercando, ognuna a suo modo, di trovare una strategia per non chiudere.

Se poi, come noi di Toratora, sei una startup che si occupa di viaggi, che ha appena ricevuto un importante finanziamento, che sta implementando il team e sta per partire con nuovi servizi… beh… diciamo che è il momento di utilizzare tutta l’immaginazione a tua disposizione! Di comune accordo abbiamo deciso di affrontare la questione in maniera diretta e trasparente, condividendo con i nostri clienti e la nostra community social, riflessioni e piani per il futuro prossimo.

Ecco quindi cosa i 3 Founder di Toratora, Francesco Simeone (CEO)Giuseppe De Lauri (CMO) e Tiziano Ciotti (CTO), pensano di questa fase del settore e dei modi giusti per reagire ed uscirne ancora più forti.

FRANCESCO SIMEONE (CEO TORATORA)
D: Francesco, il covid-19 ha travolto il settore dei viaggi come una vera e propria tempesta. Qual è stata la prima cosa che hai pensato quando hai capito che sarebbe arrivato uno stop dei voli?

R: Ahimè in queste ultime settimane stiamo vivendo una situazione davvero difficile. Le generazioni dal dopoguerra in poi non avevano mai affrontato niente del genere. All’inizio è stato uno shock, al di là del nostro settore, per il livello di pericolo che comporta la diffusione del virus e per l’effetto che sta causando sull’economia mondiale.

Sono sincero, da inguaribile ottimista, inizialmente ho sperato che la situazione non fosse così drammatica da portare alla cancellazione o allo stop totale dei voli. Dopo il primo decreto governativo, purtroppo, ho capito che tutti voli da e per l’Italia sarebbero stati cancellati. È vero che il nostro secondo mercato è quello portoghese, ma era facile immaginare che di lì a poco anche il Portogallo avrebbe preso dei provvedimenti simili, anche solo in via precauzionale. Ma… ho già confessato di essere un inguaribile ottimista e sono convinto che a breve ne usciremo e saremo finalmente liberi di tornare a viaggiare, con ancora più entusiasmo.

D: Francesco, avete appena ricevuto un importante finanziamento. Un segnale positivo per voi…

R: Sì e siamo felicissimi di annunciarlo. In questo momento così difficile per l’economia internazionale, in cui molte aziende sono in sofferenza per via delle misure di prevenzione dal contagio, abbiamo ricevuto un finanziamento importante, una spinta significativa per l’evoluzione del nostro business. 

In un periodo così confuso aver conseguito questo risultato è, non solo un’iniezione di fiducia per tutto il team, ma anche motivo d’orgoglio per aver realizzato una partnership tanto prestigiosa, che rappresenta un primo riconoscimento per lo sforzo e le energie imprenditoriali finora messe in campo.

Vorrei infatti ringraziare le persone che hanno creduto nel team e nel progetto Toratora e ci tengo a raccontare un piccolo aneddoto a riguardo. La firma è arrivata il giorno dell’annuncio dell’ultimo decreto del Governo, quello più stringente. È stato molto particolare come momento, noi tutti in diretta Skype che firmavamo. Un ottimo esempio di remote working davvero operativo!

D: E, nel bel mezzo di tutto questo, state anche per lanciare una nuova piattaforma con nuovi servizi…

R: Sì, stiamo lanciando in questi giorni la nuova piattaforma, migliorata in tutti i suoi aspetti. Abbiamo deciso di inserire nuovi servizi, ancora più consumer oriented: il cliente sarà al centro. Abbiamo puntato su un approccio sempre più condiviso, interattivo e partecipativo dell’utente. 

Tra i nuovi pacchetti Toratora, ci sarà quello su misura, ossia un viaggio a sorpresa personalizzato. Dalla destinazione all’albergo, dall’attività alla guida, tutto per un viaggio, sempre al buio, ma pensato specificatamente per quella persona. Per adesso non voglio svelare altro, ma questa è soltanto una delle tante novità che troverete sulla nuova piattaforma.

D: Parliamo di management: state riscontrando difficoltà per la necessità di lavorare in smart working?

R: Assolutamente no. Siamo digitali per definizione e abbiamo sempre lavorato indistintamente in presenza e da remoto. Uno dei nostri founder vive a New York quindi… siamo il perfetto esempio di Smart Company. Credo inoltre che il remote working rappresenti un modo per ridurre i costi, oltre che un sistema per ottimizzare la produttività.

GIUSEPPE DE LAURI (CMO TORATORA)

D: Giuseppe la nuova piattaforma che lancerete in questi giorni vede anche un rebranding. Come cambia l’immagine di brand di Toratora?

R: Ci siamo concentrati soprattutto sulla creatività e il design. Abbiamo ideato una piattaforma e una strategia di comunicazione che possano stimolare l’avventura e la fantasia, gli ingredienti base del viaggiare. È stato un lavoro meticoloso di ricerca, test e produzione. 

Abbiamo ricercato un design più in linea con la nostra immagine, che comunica a chi ci scopre per la prima volta la nostra visione gioiosa del viaggio e abbiamo scelto di dare ampio spazio agli user generated content, per dimostrare la nostra voglia di creare una vera e propria community di viaggiatori. 

L’User Experience della piattaforma accompagna l’utente nella navigazione, proponendo stimoli visivi che guidano l’attenzione verso le interazioni necessarie. Il team creativo ha lavorato a stretto contatto con gli sviluppatori, ideando una mascotte interattiva che rappresenta l’interfaccia del nostro customer care e che fornisce tutte le informazioni per la scelta e l’acquisto del viaggio.

D: Come state affrontando questo momento così delicato dal punto di vista della comunicazione e del marketing? Quali sono le criticità da fronteggiare, ad esempio, sui social?

Il momento è effettivamente complicato. Insieme alle nostre agenzie nei vari paesi abbiamo concordato delle linee guida per una comunicazione che eviti assolutamente call to action finalizzate alla vendita e inviti a viaggiare. 

La nostra strategia è essere più vicini possibile ai viaggiatori, anche per questo abbiamo pensato ad iniziative che possano far divertire e distrarre le persone a casa. In questo momento non pensiamo alle vendite, ma ad instaurare un dialogo che riesca, per quanto possibile, anche a strappare un sorriso e trasmettere un po’ di leggerezza.

D: Probabilmente avrete dovuto modificare la strategia…

R: Sì, certo. Eravamo pronti a partire a marzo con nuove energie e investimenti da privati.  Ma la cosa che conta per noi ora è essere onesti e vicini alla nostra community. Siamo viaggiatori anche noi e anche noi stiamo accusando l’impossibilità di prendere un aereo. Lavoriamo da casa e viviamo tutte le difficoltà di una startup nel settore viaggi in questo momento e credo che questo inevitabilmente crei una forte empatia con i nostri utenti.

TIZIANO CIOTTI (CTO TORATORA)

D: Abbiamo parlato prima di una nuova piattaforma e di un nuovo sito. Quali saranno le novità per gli utenti e qual è l’innovazione tecnologica che sta alla base dei servizi di Toratora?

Le novità saranno molteplici e vanno dalla semplicità di utilizzo della stessa, alla capacità di apprendere dalle preferenze dell’utente per aiutarlo a vivere un’esperienza unica. Questo è il nostro obiettivo. 

Spesso si pensa che la tecnologia ci porti lontano dalla personalizzazione, ma in realtà non è così: la piattaforma che sta andando online in questi giorni ci aiuterà a capire meglio gli utenti che si interfacciano con noi e loro troveranno chiarezza e semplicità nel suo utilizzo.

Tiziano, tu che sei un po’ il “nerd” del team, dovresti essere quello più a suo agio con il lavoro da casa…

In realtà non del tutto: lavorare da casa ha i suoi pro e i suoi contro. Da una parte infatti è piacevole lavorare nella calma e la tranquillità di casa propria, dall’altra però viene un po’ meno il contatto umano, che secondo me è una parte fondamentale, anche per la crescita professionale. Io personalmente adoro il lavoro di gruppo e la possibilità di fare brainstorming, ma non disdegno la possibilità di stare per un po’ lontano dal nostro CEO!