Pasqua si avvicina e quindi anche le feste e i riti a cui è legata. In Italia ne abbiamo moltissimi, diversi di regione in regione. Oggi però vediamo insieme le interessanti (e curiose) tradizioni che possiamo scoprire trascorrendo il weekend di Pasqua in Europa.
Tra rituali macabri che evocano la morte di Cristo e cacce a uova nascoste da teneri coniglietti, tra palme e incappucciati, tra cristianità e paganesimo ecco come l’Europa celebra la Pasqua (e l’arrivo della primavera).
In Finlandia e Svezia Pasqua come Halloween
Uno dei luoghi in cui le tradizioni cristiane si fondono con quelle pagane è la Scandinavia. In Svezia e Finlandia infatti, nella settimana di Pasqua, le bambine si travestono da streghe e girano di casa in casa in cerca per riempire le proprie borse di dolcetti.
In cambio “liberano” le abitazioni dagli spiriti maligni agitando dei rami di salice. In Finlandia, per onorare questo scambio, le piccole streghe cantano “vitsa sulle, palkka mulle!” (un ramo per te, un dolcetto per me).
La tradizione vuole infatti che in questo periodo le streghe e Satana infestino le case dei cittadini. Oltre ai rami di salice, un altro modo per mandarli via è con dei grandi falò che vengono accesi un po’ ovunque nei Paesi del Nord Europa.
Weekend di Pasqua in Europa: la Semana Santa a Siviglia
Una delle più antiche tradizioni pasquali in Europa è la famosa Semana Santa spagnola, molto sentita soprattutto in Andalusia. Insieme alla Feria de Abril, infatti, è uno dei due eventi più importanti della regione.
Per tutta la settimana tra la Domenica delle Palme e la Domenica di Pasqua, Siviglia sembra tornare indietro nel tempo: ben 58 processioni vedono una partecipazione enorme di cittadini che trasportano sulle spalle i “pasos”, le tradizionali immagini religiose.
Il culmine della Semana Santa a Siviglia è il Venerdì Santo, quando uomini incappucciati, i cosiddetti Nazarenos, portano in una suggestiva processione lungo la città le rappresentazioni della passione di Cristo.
Le origini di queste tradizioni a Siviglia risalgono al tardo Medioevo. Alla fine del Cinquecento infatti già più di 30 parrocchie organizzavano processioni per Pasqua. Questa tradizione, non solo non si è persa, ma col tempo è diventata sempre più sentita dalla popolazione. Attualmente il lavoro per l’organizzazione della festività è portato avanti, durante tutto l’anno, dalle 60 confraternite sivigliane.
In Germania è caccia alle uova
In Germania la tradizione prevede riti meno legati al ricordo della morte di Cristo e più alla sua resurrezione. L’oggetto simbolo della Pasqua è l’uovo e per i tedeschi è a tutti gli effetti sinonimo di “rinascita”. Sia dal punto di vista religioso sia da quello laico.
La “rinascita” infatti è anche quella della terra, che proprio in questo periodo saluta la rigidità dell’inverno e da il benvenuto al tepore primaverile. Non a caso all’uovo è collegato un altro simbolo della terra, l’albero.
L’Ostereierbaum è un albero decorato con piccole uova dipinte a mano che nel Paese ha centinaia di anni di storia e ovunque nel Paese è possibile trovare alberi carichi di uova colorate.
Un’altra tradizione pasquale tedesca è la caccia alle uova: i bambini tedeschi si divertono a trovare le uova nascoste dal coniglio pasquale, l’Osterhase, un altro famoso simbolo della Pasqua, spesso utilizzato anche nelle decorazioni per la casa.
Le uova però, anche se presenti ovunque nella loro versione dipinta e colorata, in versione cioccolatosa non sono particolarmente presenti tra i dolci tipici. Sulle tavole tedesche, tra i dessert della tradizione pasquale, troviamo invece una torta a forma di agnello guarnita con zucchero a velo o zuccherini in superficie.
Weekend di Pasqua in Europa: battaglie di razzi a Chio, Grecia
E dalle serene immagini di bimbi a caccia di uova e teneri coniglietti, passiamo ad un tradizione leggermente più cruenta.
In Grecia le funzioni religiose e quelle della Pasqua ortodossa in particolare sono molto legate alla tradizioni pirotecniche.
Ma sull’isola di Chio, la Pasqua è particolarmente… agguerrita! A Vrondado, infatti, la notte del Sabato Santo, le vicine parrocchie di Agios Markos e Panaghia Ereithiani si sfidano nella rouketopolemos (guerra dei razzi) a colpi di fuochi d’artificio, che vengono fatti esplodere dai rispettivi campanili.
Le origini di questa rivalità non sono chiare, ma quel che si sa è che inizialmente venivano usati addirittura dei cannoni. Quando questi vennero sequestrati dai Turchi, gli abitanti li sostituirono con dei razzi artigianali. Dopo un secolo e mezzo fa la “guerra dei razzi” di Chio continua ad essere “celebrata” e ad attrarre migliaia di turisti ogni anno.
Se a questo punto sei curioso di scoprire queste e altre tradizioni pasquali in Europa, prenota subito il tuo viaggio Toratora e… chissà che sorpresa ti riserverà il nostro uovo!