Che Sofia sia la capitale della Bulgaria lo sappiamo dai tempi della scuola, ma in pochi sanno che è la terza città più antica d’Europa, dopo Atene e Roma.
Anticamente chiamata Serdica, dalla tribù dei Serdi che la edificarono, nel corso della storia è stata teatro di innumerevoli vicende e conquiste, in un succedersi di dominazioni e popoli differenti tra loro per usi, costumi e religione, la cui testimonianza è racchiusa nei vari musei della capitale.
Ed è così che, passeggiando per il centro storico, è possibile ammirare chiese (cristiane ed ortodosse), moschee e sinagoghe, tutto nel giro di poche centinaia di metri.
Sofia è una città pulita e tranquilla, ricca di contrasti, non solo culturali, in cui si respira ancora l’aria post-comunista. Gli abitanti sono cortesi e gentili, educati e sempre pronti a dare consigli, orgogliosi di appartenere ad un paese che vanta millenni di storia.
Ci sono molte ragioni per cui visitare Sofia. Una di queste è sicuramente la storia, che in questa città puoi toccare con mano. Puoi tornare indietro nel tempo attraverso uno qualsiasi dei suoi magnifici edifici.
Che si tratti di una vecchia Moschea dell’Impero Ottomano o di un palazzo moderno di stampo sovietico, oppure di un’affascinante Chiesa cattolica romana, gli edifici religiosi sono il “pezzo forte” di Sofia e meritano assolutamente una visita, quasi sempre gratuita.
In questo articolo visiteremo insieme la città di Sofia attraverso un itinerario di 3 giorni.
Giorno 1: centro di Sofia
All’arrivo in aeroporto ti consigliamo il mezzo più semplice e meno costoso per arrivare in città, la metropolitana. La metropolitana di Sofia è economica e veloce, ed è un ottimo modo per raggiungere e girare la città. Il tragitto dall’aeroporto al centro di Sofia dura circa 25 minuti e costa 1,6 lev a persona.
La prima tappa turistica è la stazione della metropolitana di Serdika, la più centrale e comoda. Qui potrai visitare la Moschea Banya Bashi, uno dei quattro edifici religiosi che compongono il quadrilatero della tolleranza religiosa di Sofia.
Si tratta di un’area del centro di Sofia in cui si trovano, a breve distanza l’uno dall’altro, quattro edifici dedicati a religioni diverse: oltre alla già citata moschea, troverai la Cattedrale Ortodossa, la Cattedrale Cattolica consacrata da S. Giovanni Paolo II e la Sinagoga.
Questi edifici, situati a così breve distanza l’uno dall’altro, evidenziano la diversità della popolazione bulgara e sono un ottimo esempio di come culture e religioni diverse possano coesistere in armonia.
Proprio dietro la moschea si trovano i Bagni Minerali Centrali di Sofia. L’edificio che un tempo ospitava i bagni è ora utilizzato come Museo di Sofia ed è un incredibile esempio di architettura bulgara. Vicino all’edificio si trovano i rubinetti dell’acqua di sorgente, che vengono ancora regolarmente utilizzati dagli abitanti del luogo.
Proseguiamo verso la Sinagoga di Sofia. Ha aperto i battenti nel 1909. È la terza sinagoga più grande d’Europa e l’ingresso è gratuito. La sinagoga è una parte vitale della comunità ebraica di Sofia.
Proprio dietro l’angolo, nella piazza della tolleranza religiosa, si trova la Cattedrale Cattolica Romana di San Giuseppe, la più grande cattedrale della Bulgaria. Rispetto agli altri edifici religiosi della città, è relativamente nuova: risale al 2002.
Dopo pranzo (ti consigliamo l’Hadjidragana Tavern, dove potrai gustare una deliziosa cucina tradizionale bulgara) visita Vitosha Boulevard: questa strada è l’anima della città. La via è sempre animata a qualsiasi ora del giorno, il posto perfetto per un aperitivo o una cenetta dopo una giornata alla scoperta della città.
Alla fine di Vitosha Boulevard troverai il Palazzo della Cultura: un centro congressi di dimensioni impressionanti, all’interno del quale vengono organizzate mostre, concerti, festival e tanti altri eventi.
Giorno 2: La Cattedrale Aleksandr Nevski
Arriviamo finalmente all’opera religiosa più importante della città: la Cattedrale Aleksandr Nevskij, la più grande chiesa ortodossa del paese.
Dedicata all’eroe russo Nevskij, fu costruita tra il 1898 e il 1912. Come altri edifici religiosi della città, anche la Cattedrale è particolarmente impressionante dall’esterno con le grandi cupole dorate. L’ingresso è gratuito, si paga solo per fare foto o video.
Proseguendo, troverai la Chiesa Russa di San Nicola, patrimonio dell’UNESCO, che fu costruita nei primi decenni del 900 sulle rovine della Moschea Saray, distrutta dopo la liberazione della Bulgaria dai Turchi. L’ingresso è gratuito ed è possibile visitarla tutti i giorni dalle 7:30 alle 18:00.
Dopo aver visto la Chiesa di San Nicola, dirigiti verso il Teatro Nazionale Ivan Vazov, dove si trova anche il Gradska Gradina, parco comunale con meravigliose fontane e molto frequentato da chi gioca a scacchi.
Dopo essere passati attraverso Piazza Indipendenza, si incontra la Rotonda di San Giorgio, uno dei pezzi meglio conservati dell’architettura e della storia romana di Sofia. Costruito nel IV secolo, questo edificio è ancora oggi utilizzato come chiesa, intorno alla quale si trovano i resti di altri edifici romani, che costituivano l’antica città di Serdika.
Giorno 3: la città di Plovdiv
Dopo aver visitato le attrazioni principali di Sofia, ti consigliamo una piccola gita a Plvodiv, a circa 2 ore di autobus da Sofia. Puoi raggiungere Plovdiv anche in treno o con un tour organizzato, che ti lascerà direttamente nella parte vecchia (e più suggestiva) della città.
Insieme a Sofia, Plvodiv è tra le mete maggiormente visitate della Bulgaria, soprattutto dopo essere stata Capitale Europea della Cultura nel 2019. Antica capitale della Tracia, chiamata a quel tempo Filippopoli, Plovdiv sorge su sette colli e rappresenta un importante snodo per le strade dal nord e dall’ovest dei Balcani.
Per queste sue caratteristiche l’imperatore Traiano decise di edificare qui un bellissimo teatro romano, tra i più suggestivi del paese.
Nel corso della sua lunga storia, Plovdiv ha ereditato molte culture: tracia, greca, romana, bizantina, bulgara antica, ottomana.
Plovdiv è passata attraverso molte distruzioni e ricostruzioni e la nuova città è stata costruita sulle rovine della vecchia. I resti archeologici raccontano ancora oggi la storia della città attraverso le loro stratificazioni. Gli strati più antichi si trovano a circa 10 m di profondità, i resti romani a 6-7 m, quelli bizantini e bulgari antichi a 3-4 m, fino ai giorni nostri.
Passeggiando per Plovdiv, potrà capitarti di imbatterti in uno dei più grandi stadi romani, scenario dei giochi di Kendrijski e Alessandria, in onore del dio Apollo e di Alessandro Magno.
Salendo sulle colline sulle quali sorge la parte vecchia della città, Nebet Tepe, Taksim Tepe e Dzhambaz Tepe, troverai la parte più caratteristica di Plovdiv. Qui potrai ammirare le antiche dimore che risalgono al Rinascimento bulgaro di inizio Ottocento, e sono tra le meglio conservate del Paese.
Il nostro consiglio è di perderti tra le viuzze e lasciarti trasportare dalla curiosità. Sicuramente, tra le case più belle c’è quella del Museo Etnografico. L’edificio del 1847 apparteneva a un ricco mercante e ha una facciata simmetrica decorata in stile barocco bulgaro. Al suo interno potrai ammirare opere d’arte, costumi e strumenti musicali.
Insomma, Sofia e la Bulgaria sono davvero ricche di sorprese. La gentilezza degli abitanti e l’ottimo cibo saranno un valore aggiunto al tuo viaggio.
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